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1) Dizion. 5° Ed. .
DISTINZIONE.
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DISTINZIONE.
Definiz: Sost. femm. L'atto e L'effetto del distinguere; Chiara percezione, mediante il senso della vista. ‒
Esempio: Galil. Op. astronom. 3, 103: In una mole così vasta, e con istrumento eccellente si può con gran distinzione scorgere quello che vi è.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 188: Vi si farà davanti una profondità sì cupa, ed un'ampiezza sì vasta di paese, che voi ed io unitamente perderemo la distinzione di quelle cose che in essa si contengono.
Definiz: § I. Più spesso Separazione ideale delle cose, secondo le proprietà loro o per altra cagione concepita dall'intelletto; ed altresì Il distinguere tra idea e idea, tra proposizione e proposizione, tra uno e un altro punto di una questione, e simili; nel qual senso è maniera più che altro propria del linguaggio logico. ‒
Esempio: Dant. Parad. 13: Quegli è tra gli stolti bene abbasso, Che senza distinzione afferma o niega Così nell'un come nell'altro passo.
Esempio: E Dant. Conv. 326: Lo secondo [inconveniente] si è, che in nulla cosa fuori degli uomini questa distinzione si potrebbe fare, cioè nobile o vile.
Esempio: Cavalc. Specch. Pecc. 4: Or dico dunque, lasciando molte altre cose, distinzioni e divisioni di peccati, che ec.
Esempio: Cas. Pros. 3, 150: Alla distinzion dunque di queste due ambizioni si vuole procurar d'avere alcuna pietra, la quale, come il paragone degli orefici, l'oro basso dal fine insegna a conoscere.
Esempio: Borgh. V. Stud. Div. Comm. 311: Non è cosa alcuna tanto nimica al vero, quanto la confusione; come pel contrario la distinzione è la luce de' dubbj, e la soluzione degli viluppi, intralciamenti ec.
Esempio: Tass. Dial. 1, 376: Riduci a la memoria la nostra distinzione, ec.
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 4, 91: Contra tale peste combatteva egli non solo da luogo alto con lunghi e continovati discorsi, ma eziandio nelle corone e ne' circoli di concerto, con sillogismi e con distinzioni, e con tutte quelle arti che insegna la logica.
Definiz: § II. In senso concreto, per La cosa distinta, separata. ‒
Esempio: Dant. Parad. 2: Gli altri giron per varie differenze Le distinzion, che dentro da sè hanno, Dispongono a lor fini e lor semenze.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 63: Le distinzion, cioè le divisioni dei corpi celesti, cioè dei pianeti, dei quali l'uno è distinto da l'altro.
Definiz: § III. E per Ciascuna delle parti di un discorso o scrittura, nelle quali è stata divisa la materia di essa; Capo. ‒
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 29: Lo primo trattato ha due distinzioni. Nella prima si contiene ec.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 10: Distinzione seconda, ove si dimostra quante ec.
Esempio: Panzier. Tratt. 23 t.: In sedeci distinzioni dividendole.
Definiz: § IV. E per Differenza, Divario. ‒
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 3, 709: E questo è ben detto: chè poi che non si puote provare per intelletto umano che Dio predestini uno più che uno altro, e così non si puote provare la distinzione de' predestinati, basti questo: che la volontà di Dio è la cagione ch'essi predestinati fa differenti.
Esempio: Rondin. F. Relaz. Proem. 2: Non conosc'ella (la peste) distinzione di poveri o ricchi (qui figuratam.).
Esempio: Cest. Insett. Cav. 374: Sebbene.... non si riconosce molto infra di loro [animalucci] la differenza nella figura, io nondimeno ci osservo qualche distinzione; ed è che quegli di quest'altra razza che io dico, non divengono mai di color cenerino infarinati.
Esempio: Mann. Lez. Ling. tosc. 38: Colse non picciol fallo il Buonanni, prendendo tali punti (sotto la lettera e) per segno di simil distinzione (di larga e stretta), quando venivan.... apposti da' copisti.... per correggere il trascorso di lor mano.
Esempio: Capp. Lez. 249: Non si conosceva.... distinzione di dialetto tra gli scrittori.
Definiz: § V. E per Diversità di trattamento rispetto a due o più persone. ‒
Esempio: Tass. Gerus. 9, 34: Dura distinzïon, ch'all'un divide Dal busto il collo, all'altro il petto incide.
Definiz: § VI. E per Chiarezza, Onore; ed altresì Ciò che serve a distinguere onorevolmente alcuna persona dalle altre; Onorificenza, e simili. ‒
Esempio: Adr. M. Lez. 2, 4, 100: Madre [la meditazione] delle dottrine, nutrice delle virtù, dispensiera della distinzione e della chiarezza.
Esempio: Fag. Comm. 5, 345: Ha sortito di più dalla nascita quelle distinzioni che lo rendono a lui notabilmente superiore.
Esempio: Pap. L. Coment. 5, 150: Molti de' più accesi e furiosi repubblicani che prima aveano non solamente beffato, ma aborrito ed esecrato i titoli e le distinzioni, ora ansiosamente gli agognavano.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 278: Hanno la distinzion di cavalieri.
Definiz: § VII. E per Stima, Considerazione; ed altresì per Atti o Parole dimostranti stima, considerazione, preferenza, e simili. ‒
Esempio: Giulianell. Mem. Intagl. 69: Egli avea di già ricevuti i fregi maggiori di distinzione alla Corte di Russia.
Definiz: § VIII. Detto di cosa, per Appariscenza, Spicco, e simili. ‒
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 34: I quali [chiariscuri], benchè veramente sieno d'un color solo, v. g. bianco, giallo, rosso, azzurro, per mezzo de' lumi e dell'ombre, e de' chiari e degli scuri, acquistano distinzione e rilievo.
Definiz: § IX. Di distinzione, aggiunto di persona di distinzione, vale Che per merito o ufficio o condizione civile si distingue dalla comune, Ragguardevole. ‒
Esempio: Murat. Gov. Pest. 235: Potendosi solo esentare da tal divieto qualche persona di molta distinzione, con permetterle sepolcro solitario, e in casse impiombate.
Esempio: Giulianell. Mem. Intagl. 41: Passò poi Valerio al servizio di Paolo III, e lavorò pel Cardinale Farnese ed altri personaggi di distinzione.
Definiz: § X. A distinzione, od anche Per distinzione, posti avverbialm., valgono Per far differenza, Per differenziare, distinguere. ‒
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 81: Sillogismo.... categorico, il quale io chiamerò assoluto, a distinzione d'una altra spezie di sillogismo.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 41, 1: Corteccia della muraglia. Dicesi l'una e l'altra parte di fuori che rimane a vista dell'occhio, cioè nell'interiore o esteriore parte della fabbrica, a distinzione del ripieno della medesima muraglia.
Esempio: Segner. Mann. genn. 1, 5: E però queste [pazzie], a distinzione dell'altre, si chiamano pazzie false.
Esempio: Magal. Operett. var. 447: Questa si chiama in Ispagna acqua di barro ricca, a distinzione di quella che si fa con barri di Portogallo, che si chiama semplicemente di barro.
Esempio: Pap. Cons. med. 2, 307: Febbri che i maestri e scrittori dell'antica medicina chiamavano febbri umorali o putride,... a distinzione delle altre febbri chiamate sintomatiche e istrumentali.
Esempio: Targ. Alimurg. 349: Questa è la malattia chiamata dal signor Duhamel la Bosse, per distinzione dalla Nielle (cioè carbonchio)... che distrugge affatto il granello.
Esempio: Mann. Ist. Decam. 653: Monsig. Vescovo di Fiesole il giovane, cioè a dire monsig. Francesco Cattani da Diacceto, detto così a distinzione del vescovo F. Angelo pur Cattani da Diacceto suo zio.
Definiz: § XI. Con distinzione, usato coi verbi Parlare con distinzione, Trattare con distinzione, e simili, vale Partitamente, A parte a parte. ‒
Esempio: Maff. Veron. illustr. 1, 92: Appiano.... è l'unico che ne parli con distinzione.
Definiz: § XII. E coi verbi Trattare, Salutare con distinzione, e simili, riferiti a persona, vale Con dimostrazione di stima, di onore. ‒
Esempio: Nell. Iac. Serv. 1, 5: Me l'avvicinai salutandola con distinzione.
Definiz: § XIII. Senza distinzione, vale Indifferentemente, Senza porre distinzione, differenza, tra una e un'altra persona. ‒
Esempio: Giord. Op. 2, 303: Iddio.... spirò ai Dieci.... di convocare un concilio universale di tutti i cittadini; al quale senza distinzione un uomo per ogni famiglia, e inoltre il chiericato convenisse.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 172: Tutti risanava, Poveri e ricchi, senza distinzione.
Definiz: § XIV. Far distinzione, vale lo stesso che Distinguere. ‒
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 3, 717: Nella seconda [parte] fa distinzioni di meriti a meriti di quelli beati.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 93: Senza fare distinzione alcuna dalle cose oneste a quelle che oneste non sono.
Definiz: § XV. E vale altresì Considerare, Giudicare, Trattare, in modo differente. ‒
Esempio: Borgh. S. Tertull. 84: Gli Dei... certamente.... sono iniquissimi, mentre per cagione de' Cristiani nuocono ancora a' suoi cultori, tra' quali pure dovrebbero far distinzione, essendo tanto diversi i loro meriti da quelli de' Cristiani.